Siamo riusciti in un’altra grande impresa: l’opera Moon del 1969 di Roberto Malquori è stata inserita all’interno della collettiva “Dalla Terra alla Luna. L’arte in viaggio verso il nastro d’argento”.
Giovedì 18 luglio abbiamo partecipato all’inaugurazione della mostra curata da Luca Beatrice e Marco Bazzini che è stata realizzata in una preziosa collaborazione tra Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica e GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino, con il contributo della Regione Piemonte.
Sono oltre 60 le opere individuate tra dipinti, sculture, fotografie, disegni e oggetti di design realizzati dall’Ottocento al 1969. Ed è proprio così che Torino ha deciso di omaggiare i 50 anni dallo sbarco dell’uomo sulla Luna.
Tra i numerosi reperti individuati dai curatori lascia incantata la prima edizione de Dalla Terra alla Luna di Jules Verne (1865) appartenente al collezionista piemontese Piero Gondolo della Riva. Nella “stanza delle meraviglie lunari” realizzata con tutti i materiali provenienti dalla sua collezione (libri, romanzi, fumetti, giocattoli e gadget) si respira un’atmosfera altra.
Questo piccolo ma ricco scrigno custodisce le opere dei principali rappresentanti nazionali e internazionali tra cui una bellissima opera di Marc Chagall (scelta come immagine coordinata della mostra), le opere rigorose di Felice Casorati, la calligrafia minuziosa di Paul Klee, il surrealismo di Max Ernst e Alexander Calder, le superfici lunari di Giulio Turcato, alcuni multipli di Robert Rauschenberg e poi Paesaggi TV di Mario Schifano.
A queste e a tante altre opere presenti in mostra si aggiunge, appunto, la bellissima Moon del Maestro Malquori, di cui ben due opere erano state collocate all’interno del Museo Nazionale del Risorgimento di Torino in occasione della mostra “Dai 60s ai 60s. Un secolo dopo l’Unità d’Italia“.
Si ricorda infine che in occasione di questa collettiva sarà dedicato alla Luna un ciclo di conferenze al Circolo dei Lettori e una serie di proiezioni cinematografiche organizzate in collaborazione con il Museo del Cinema di Torino.